DBR (Deep Brain Reorienting). Questo innovativo metodo terapeutico, nato nel 2018, si differenzia dagli altri poiché agisce sui precursori dell'attivazione traumatica (e non sulle attivazioni successive). In particolare lavora direttamente su piccole tensioni implicite (collicolo superiore) che precedono l'attivazione del circuito traumatico, che parte dalla sostanza grigia periacqueduttale e procede manifestandosi su più livelli (emotivo, somatico, psicofisiologico, cognitivo, metacognitivo, inclusi gli automatismi comportamentali e psicologici). Il DBR lavora direttamente sulle radici più profonde del trauma (ben al di sotto del livello ippocampale e amigdaloideo) e in modo molto più sicuro grazie ad una migliore autoregolazione che riduce il rischio di switch dissociativi.